Afghanistan
Caritas Italiana è impegnata nel Paese sin dagli anni Novanta. Nei primi anni Duemila, Caritas Italiana ha sostenuto un ampio programma di aiuto di urgenza, riabilitazione e sviluppo, la costruzione di quattro scuole nella valle del Ghor, il ritorno di 483 famiglie di rifugiati nella valle del Panshir con la costruzione di 100 alloggi tradizionali per le famiglie più povere e assistenza alle persone disabili.
Tra giugno 2004 e dicembre 2007, due operatori di Caritas Italiana si sono alternati nel Paese con l’obiettivo di coordinare e facilitare le attività in loco.
Attualmente l’ambito di attenzione principale è costituito dai minori più vulnerabili. In particolare, Caritas Italiana prosegue il proprio impegno da più di un decennio con il programma “Pro Bambini Kabul” – in collaborazione con l’omonima associazione intercongregazionale, costituita da diversi ordini religiosi – sostenendo un centro educativo per bambini con disagio mentale a Kabul, frequentato attualmente da circa 40 minori del quartiere.
Il Paese
L’Afghanistan si colloca al centro della regione euroasiatica tra Pakistan e Iran. E’ oggi abitato da una popolazione multietnica costituita per il 44% da pasthun, per il 25% da tagichi, per il 10% da hazari e per l’8% da uzbechi. Il resto è formato da popolazioni di origini altaiche e nomadi di origine mongola. Vi vivono oggi più di 33 milioni di persone.
In tempi antichi le popolazioni che abitarono l’Afghanistan erano di religione hinduista, fino alla fine del I Millennio D.C., quando quei territori furono conquistati dalla dinastia persiana Ghaznavida che introdusse l’Islam. Il Paese fu area di confine tra le due sfere di influenza russa e inglese per buona parte della propria storia moderna. Dopo l’indipendenza dal colonialismo britannico nel 1919, l’Unione Sovietica invase l’ Afghanistan nel 1979 per appoggiare le forze afghane del People’s Democratic Party of Aghanistan, partito di ispirazione comunista, nel prendere il potere. L’intervento militare durò dieci anni, fino al 1989, quando i russi si ritirarono, lasciando il paese in bilico tra i propri alleati e i mujahideen, appoggiati dagli americani.
Durante i primi anni ’90 i Talebani, movimento politico sunnita conservatore, presero il controllo di alcuni territori nel sud per poi entrare nella capitale Kabul nel 1996. Il potere talebano venne interrotto dall’invasione americana del 2001, dopo gli attentati dell’11 settembre. I talebani erano accusati dagli Stati Uniti di aver protetto l’ideatore gli attentati Osama Bin Laden. Dopo la fine del loro governo, l’Afghanistan è stato guidato da Hamid Karzai, con l’appoggio della coalizione NATO presente nel paese. Nel 2014 gli è succeduto Ashraf Ghani. I talebani dopo essere stati allontanati dal potere, oppongono resistenza armata al nuovo governo del paese e dopo il ritiro delle forze internazionali attualmente ne stanno riconquistando il pieno controllo.
Aggiornato il 13 Ottobre 2022