Albania
Terremoto Albania: la Caritas si attiva (comunicato del 26 novembre 2019)
Caritas Italiana collabora con Caritas Albania da molti anni per dare risposta ai tanti bisogni della popolazione locale, segnata da una povertà diffusa, un alto tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile e una forte emigrazione. I cambiamenti politici, economici e sociali avvenuti in Albania negli ultimi dieci anni hanno determinato un rapido sviluppo economico del paese, ma al contempo aggravato la situazione di fragilità di molte famiglie, con effetti drammatici in particolare sui minori di età: abbandono scolastico, sfruttamento del lavoro minorile, prostituzione e traffico delle adolescenti a scopo sessuale, malnutrizione, aumento della criminalità ed emigrazione clandestina. La recente crisi politica e il crescente numero dei migranti che provengono dal Sud del continente (la rotta balcanica) sta aggravando questa situazione, richiedendo una collaborazione ancora più forte tra le due comunità.
Gli ambiti di lavoro principali sono:
MIGRAZIONI: cresce il numero dei migranti che transitano dall’Albania per raggiungere i confini dell’Europa. Il paese non è ancora dotato di politiche né strutture adatte all’accoglienza, al supporto e al transito di queste persone, per cui la situazione per molti di loro è drammatica. Con il finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana è stato possibile offrire un sostegno ai bisogni di base dei migranti, in particolare le persone più vulnerabili (bambini, anziani, donne, disabili): aiuti alimentari, fornitura di beni di prima necessità come vestiario, kit per l’igiene, sacchi a pelo, coperte, kit per neonati. Caritas si è attivata però anche per fornire un’accoglienza diffusa in strutture idonee o servizi adeguati nei campi profughi sia nel sud (Girocastro, Korca) che al nord (Scutari, Kukes).
Ma l’Albania è un paese anche di forte emigrazione. Sono numerose le famiglie, i giovani e i minori che lasciano il paese. Particolare è il fenomeno dei minori non accompagnati (Dossier Caritas Italiana “Minori migranti, maggiori rischi”). Con il sostegno della Conferenza Episcopale Italiana, è stato avviato un programma triennale “Protezione e Rafforzamento dei minori migranti albanesi” all’interno della campagna CEI “Liberi di partire, liberi di restare”, per contribuire al sostegno delle politiche sociali di tutela dei minori e di lotta all’esclusione minorile attraverso interventi mirati e in cooperazione con le comunità di appartenenza e di origine (genitori, famiglie, parrocchie, Diocesi ma anche autorità locali e uffici ministeriali).
ECONOMIA SOCIALE: diversi sono i progetti in corso nel paese che si propongono di sviluppare la cultura dell’economia sociale per fornire risposte innovative e non assistenziali alle comunità più povere. Il progetto più significativo è E.L.Ba. Emergenza lavoro nei Balcani, che avviato nel 2015, con il cofinanziamento della Conferenza Episcopale Italiana, coinvolge altri 6 paesi del sud est Europa (Bulgaria, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Serbia, Grecia), è nella sua 3° fase di implementazione (2019-2020) grazie anche alla collaborazione di alcune Caritas Europee. Formazione, scouting di buone esperienze, sostegno finanziario alle iniziative migliori, creazione di una rete di Paesi europei di supporto, sviluppo di nuove progettualità che coinvolgano l’Unione Europea permettendo la prosecuzione della progettualità per gli anni futuri. Una risposta concreta, positiva, per contrastare l’assistenzialismo formando nuova cultura e nuove competenze.
SALUTE MENTALE e INCLUSIONE SOCIALE: attraverso il progetto regionale SOCIETIES finanziato dall’Unione Europea a favore di 5 Paesi del Sud-Est Europa (Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro Serbia), Italia e Bulgaria che prevede un sostegno finanziario e metodologico alle organizzazioni della società civile che si occupano di salute mentale, disabilità ed inclusione sociale, anche attraverso attività di impresa sociale. L’integrazione lavorativa e lo sviluppo di servizi comunitari sono tra le attività promosse. Al termine del finanziamento UE si cercherà di continuare a sostenere queste attività, per rafforzarne la sostenibilità.
EMERGENZE: una particolare attenzione è rivolta anche alle emergenze umanitarie e ambientali che negli anni si sono susseguite in questo paese. Caritas Italiana collabora con Caritas Albania sia attraverso l’invio di fondi per far fronte alle prime esigenze di carattere umanitario, che con attività formative e di coordinamento delle tante comunità italiane che negli anni hanno stretto rapporti con altrettante comunità albanesi.
VOLONTARIATO E GIOVANI: intensa è la collaborazione tra le Caritas diocesane italiane e quelle albanesi che ha favorito la creazione di una rete articolata e diffusa di collaborazione tra parrocchie e comunità e che le vede coinvolte in numerosi attività di animazione e sostegno alle famiglie in difficoltà. In particolare si organizzano ogni anno scambi e campi estivi di volontariato.
Aggiornato il 6 Ottobre 2022