«Prendi, mangia e non ti preoccupare»
Da un viaggio di parole e immagini tra i rom della Serbia, il tratto di un popolo
A cura di Marzia Ravazzini
Foto di Monika Bulaj
Prefazione di Paolo Rumiz
Foto di Monika Bulaj
Prefazione di Paolo Rumiz
Edizioni Monti – Saronno (Va)
Gennaio 2005
Pagine: 64
Prezzo: euro 18,00
«..Deda Dura, nonno della famiglia Radu, comincia a parlarmi. Si definisce rom: non zingaro, non nomade, non pellegrino. Ed è subito scontro con il nostro immaginario collettivo..». Il popolo rom è un mondo non facile da comprendere e richiede sforzo di discernimento ed intelligenza relazionale per instaurare rapporti di solidarietà che mirino a rimuovere le cause di ingiustizie strutturali (culturali, istituzionali) che affliggono questo popolo.
Questopera, proprio attraverso le parole e le immagini di unesperienza particolare, vuole accompagnare il lettore ad intravedere i tratti di una cultura altra, di un approccio allintercultura che ha il sapore della concretezza e dellincontro con luomo, chiunque e dovunque esso sia. Il volume inoltre offre uno spaccato di alcuni percorsi di prossimità sperimentati dalla Caritas con il mondo dei rom nei Balcani, dove la Caritas è presente da più di un decennio e dove ha conosciuto varie comunità di diverse caratteristiche (linguistiche, religiose ecc.). Con esse ha avviato progetti di riscatto e promozione umana.
Lopera nasce da una singolare esperienza vissuta da Marzia Ravazzini e Monika Bulaj. Già operatrice della Caritas a Belgrado, Marzia Ravazzini ha condotto un lungo studio sulla realtà rom, e nel dicembre 2003 ha trascorso una settimana in un villaggio della Vojvodina serba, ospite della locale comunità. Il libro è la cronaca di quella convivenza raccontata con testo e foto e integrata da vari approfondimenti, una prefazione del giornalista Paolo Rumiz ed una scheda sullattenzione ed i progetti che Caritas Italiana dedica alla realtà rom nei Balcani.
Gennaio 2005
Pagine: 64
Prezzo: euro 18,00
«..Deda Dura, nonno della famiglia Radu, comincia a parlarmi. Si definisce rom: non zingaro, non nomade, non pellegrino. Ed è subito scontro con il nostro immaginario collettivo..». Il popolo rom è un mondo non facile da comprendere e richiede sforzo di discernimento ed intelligenza relazionale per instaurare rapporti di solidarietà che mirino a rimuovere le cause di ingiustizie strutturali (culturali, istituzionali) che affliggono questo popolo.
Questopera, proprio attraverso le parole e le immagini di unesperienza particolare, vuole accompagnare il lettore ad intravedere i tratti di una cultura altra, di un approccio allintercultura che ha il sapore della concretezza e dellincontro con luomo, chiunque e dovunque esso sia. Il volume inoltre offre uno spaccato di alcuni percorsi di prossimità sperimentati dalla Caritas con il mondo dei rom nei Balcani, dove la Caritas è presente da più di un decennio e dove ha conosciuto varie comunità di diverse caratteristiche (linguistiche, religiose ecc.). Con esse ha avviato progetti di riscatto e promozione umana.
Lopera nasce da una singolare esperienza vissuta da Marzia Ravazzini e Monika Bulaj. Già operatrice della Caritas a Belgrado, Marzia Ravazzini ha condotto un lungo studio sulla realtà rom, e nel dicembre 2003 ha trascorso una settimana in un villaggio della Vojvodina serba, ospite della locale comunità. Il libro è la cronaca di quella convivenza raccontata con testo e foto e integrata da vari approfondimenti, una prefazione del giornalista Paolo Rumiz ed una scheda sullattenzione ed i progetti che Caritas Italiana dedica alla realtà rom nei Balcani.
Aggiornato il 22 Settembre 2022