Audiolibro (libro+cd)
Centro europeo Risorse umane – Caritas Italiana – Fondazione Migrantes
Dicembre 2011
Pagine libro: 54
Durata cd: 52′ 04”
Prezzo: euro 22,90
Pagine libro: 54
Durata cd: 52′ 04”
Prezzo: euro 22,90
Non mi vedrete morire è un audiolibro che racconta, attraverso alcune tra le più significative testimonianze di persone che lo hanno conosciuto, la vita di Zeffirino Jiménez Malla, di etnia rom.
Vissuto nel secolo scorso in Spagna, brutalmente fucilato durante la guerra civile. Primo zingaro proclamato Beato nella Chiesa da Giovanni Paolo II nel 1997, patrono di tutti i gitani.
Audiolibro della Collana Phonostorie, facente parte del progetto culturale ed educativo dedicato ad alcuni illustri personaggi del xx secolo. È frutto della collaborazione tra Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e il Centro europeo Risorse umane per Multimedia San Paolo Editore.
L’audiolibro è stato presentato in conferenza stampa martedì 6 dicembre 2011 alle ore 11 a Roma, presso la Sala Marconi di Radio Vaticana.
- Comunicato stampa (pdf)
- Intervento di Mons. Vittorio Nozza (pdf), direttore di Caritas Italiana
- Intervento di Mons. Giancarlo Perego (pdf), direttore di Fondazione Migrantes
- Intervento di S.E. Mons. Bruno Schettino (pdf), presidente di Fondazione Migrantes
Laudiolibro è fusione di arti diverse: letteratura, recitazione e musica, dove ognuna, con il proprio posto e la propria specificità, si lega inscindibilmente alle altre con lintento di costituire un unico discorso senza soluzione di continuità.
Non mi vedrete morire narra di uno zingaro che cercò di promuovere la pace, la concordia nella costante tensione di vedere nellaltro non un nemico, ma un fratello da amare. Questa la lezione della sua vita. Uno zingaro, un analfabeta. Un uomo nobile.
Susanna Tamaro, tra le più affermate scrittrici italiane contemporanee, ne ha scritto la prefazione. La lettura dei testi è affidata agli artisti Simonetta Solder, Fabrizio Bucci, Giorgio Marchesi, Lino Guanciale, e alle voci di Lito Amuchástegui e Tomás Guzmán.
LOpera si conclude con la canzone Khorakhané di Fabrizio De André, da lui dedicata al mondo rom. Le musiche originali sono di Mite Balduzzi.
Aggiornato il 22 Settembre 2022